Wisława Szymborska (1923–2012) è una delle voci più straordinarie della poesia del Novecento. Poetessa polacca, insignita del Premio Nobel per la Letteratura nel 1996, ha conquistato i lettori di tutto il mondo grazie alla sua scrittura capace di coniugare semplicità e profondità, leggerezza e riflessione filosofica.

La sua vita si è svolta prevalentemente a Cracovia, città che ha amato e dalla quale ha tratto ispirazione. Dopo gli studi universitari in letteratura e sociologia, Szymborska ha lavorato come redattrice, iniziando a pubblicare le prime poesie negli anni Quaranta. La sua carriera letteraria si è sviluppata con discrezione, senza mai cercare clamori: era nota per la sua riservatezza, ma anche per l’ironia e l’intelligenza con cui sapeva osservare il mondo.

Il cuore della sua poesia risiede nella capacità di trasformare l’ordinario in straordinario. Oggetti comuni, episodi quotidiani e piccole cose diventano, sotto la sua penna, occasioni per interrogarsi sul senso della vita, della memoria e dell’esistenza umana. Nei suoi versi convivono scienza, filosofia e stupore, sempre accompagnati da un tono che sa essere lieve, ironico, ma mai superficiale.

La sua scrittura si distingue per uno sguardo curioso e ironico: con apparente semplicità, Szymborska riesce a spalancare finestre di pensiero profonde, che ci costringono a riconsiderare ciò che credevamo ovvio. Non a caso, il Nobel le è stato conferito per “una poesia che, con ironica precisione, permette al contesto storico e biologico di emergere nella realtà umana in frammenti di verità universale”.


Consigli di lettura – le raccolte da non perdere

Se volete avvicinarvi alla sua voce poetica, la nostra biblioteca vi consiglia alcune raccolte fondamentali in traduzione italiana:

  • “Gente sul ponte” (1986) – L’ordinario trasformato in filosofia viva.
  • “Vista con granello di sabbia” (1996) – Un’antologia luminosa e accessibile per iniziare.
  • “Attimo” (2002) – Sull’effimero, il tempo e la meraviglia.
  • La gioia di scrivere. Tutte le poesie (1945–2009)” (2009) – L’antologia completa delle poesie fino al 2009.
  • “Basta così” (2012) – Raccolta postuma che segna un commiato commovente, un testamento lirico della sua scrittura: riflessioni ironiche, testi profondi, e immagini di tessuto quotidiano che si caricano di significato profondo.
  • Racconto antico” (2025) – Una vera sorpresa editoriale recente: include poesie e testi inediti giovanili o nascosti, ritrovati dopo la sua scomparsa, ricchi di ironia, favole moralesche, frammenti mai pubblicati prima e pieni di luce

Una voce che resta

Wisława Szymborska ci insegna a non dare per scontato il mondo che ci circonda: con la sua penna lieve e intensa, l’ordinario si carica di significato, diventando una nuova lente attraverso cui guardare la realtà. La sua poesia mette in scena la curiosità, la memoria, la morte, l’amore e la vacuità delle certezze, sempre con un sorriso delicato.

Szymborska ci ricorda che la poesia non è un lusso, ma un modo per vedere il mondo con occhi nuovi, per ritrovare il senso della meraviglia ogni giorno. Nelle sue parole, l’essenziale diventa visibile e il quotidiano si illumina di significato.

“Nulla è mai due volte / né accadrà due volte. / Per questo nasciamo / senza esperienza e moriamo senza abitudine.”
Nulla due volte

Wisława Szymborska