Il protagonista, Vitangelo Moscarda, conduce una vita tranquilla fino a quando la moglie gli fa notare un dettaglio apparentemente banale: il suo naso pende leggermente verso destra. Questo innocente commento scatena in Moscarda una profonda crisi d’identità. Inizia a interrogarsi su come lo vedono gli altri e si rende conto che per ogni persona che lo conosce esiste un “Moscarda” diverso. Da qui il titolo: “Uno” per sé stesso, “nessuno” perché non si riconosce più, e “centomila” per tutte le immagini che gli altri proiettano su di lui.
Inizia così un percorso di decostruzione della propria identità sociale, familiare e personale. Moscarda compie gesti assurdi per smascherare l’ipocrisia delle convenzioni, come sfrattare un suo inquilino per poi aiutarlo pubblicamente, attirando giudizi contraddittori. Alla fine, rinuncia a ogni ruolo e legame, scegliendo una forma estrema di distacco dalla società.