Dacia Maraini, scrivendo una lettera all’amico Enzo Siciliano, rievoca la dolorosa esperienza della perdita – poco prima della nascita – di un figlio fortemente desiderato, e s’interroga sulla maternità, sui motivi che nella nostra società inducono alcune donne ad abortire mentre presso popolazioni con religione e usanze molto lontane dalle nostre la nascita di un figlio resta un evento irrinunciabile. L’autrice indaga inoltre sui significati mitologici, erotici, mercantili del corpo femminile e analizza il linguaggio della seduzione, la violenza, lo stupro, la prostituzione, il piacere, il senso di colpa, la verginità, il matrimonio.
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