La vicenda ruota intorno a un misterioso trio: il signor Ponza, sua moglie (che nessuno ha mai visto), e la suocera, la signora Frola. Quando la famiglia si trasferisce in un piccolo paese, la comunità viene travolta dalla curiosità: chi è davvero la moglie del signor Ponza? È viva la figlia della signora Frola o è morta?
Ponza afferma che sua moglie non è la figlia della signora Frola, ma una seconda moglie che finge di esserlo per non turbare l’anziana suocera, impazzita dal dolore per la perdita della figlia. La signora Frola, invece, sostiene il contrario: la donna è realmente sua figlia, e Ponza l’ha rinchiusa per gelosia.
La situazione degenera in una caccia alla verità da parte dei cittadini, che rappresentano il “teatro del mondo” e l’ossessione della società per la realtà unica e oggettiva.
Alla fine, la moglie si presenta velata e pronuncia l’enigmatica frase:
“Io sono colei che mi si crede.”
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