Il mondo della letteratura ha perso uno dei suoi più brillanti e irriverenti narratori: Stefano Benni, scomparso il 9 settembre 2025. La sua penna, intrisa di satira, umorismo surreale e una profonda malinconia, ha saputo esplorare le contraddizioni della società italiana con uno sguardo unico e originale, ponendosi come una voce singolare e inconfondibile nel panorama letterario.
Benni non era solo uno scrittore, ma un vero e proprio “funambolo della parola”. I suoi libri sono un mix esplosivo di generi, dove il racconto fantastico si fonde con la critica sociale, la poesia con l’assurdo. Le sue storie, popolate da personaggi bizzarri e indimenticabili, sono un invito a guardare il mondo con occhi diversi, a non prendere nulla troppo sul serio e a ridere (amaramente) dei nostri vizi e delle nostre manie. La sua opera si colloca in un filone che parte da scrittori come Gianni Rodari e Italo Calvino, ma con una cifra stilistica che lo rende inimitabile. La sua lingua, ricca di neologismi, giochi di parole e invenzioni lessicali, è un’ode alla creatività e alla libertà espressiva, un linguaggio che ha saputo creare un ponte tra il colto e il popolare, rendendolo accessibile a un pubblico vastissimo.
L’impatto di Benni sulla letteratura italiana è stato significativo. Ha rappresentato una voce fuori dal coro, un autore che ha saputo combinare l’intrattenimento con la riflessione, la leggerezza con l’impegno. I suoi lavori sono diventati punti di riferimento per intere generazioni di lettori, che hanno trovato nelle sue pagine una critica acuta e non convenzionale alla modernità, alle sue follie e alle sue ingiustizie. Attraverso il grottesco e il surreale, ha messo a nudo le ipocrisie del potere e la banalità del male, lasciandoci un’eredità di storie che ci spingono a pensare, anche dopo la risata.
La Biblioteca di Comunità vuole rendere omaggio a questo grande autore. Vi invitiamo a scoprire o riscoprire le sue opere, vere e proprie gemme di intelligenza e umorismo, che continueranno a farci sorridere e riflettere per molto tempo ancora.
Bibliografia di Stefano Benni
Ecco una selezione dei suoi libri più celebri, alcuni sono disponibili nella nostra biblioteca.
Romanzi
- Bar Sport (1976): Un capolavoro di umorismo surreale, che ritrae l’universo del bar di provincia con personaggi indimenticabili come il “Clarino” e il “Cinno”.
- La compagnia dei Celestini (1992): Una favola distopica che critica il conformismo e il sistema educativo, attraverso la storia di un gruppo di ragazzi ribelli. (Disponibile in biblioteca)
- Baol (1990): Un romanzo onirico e avventuroso che segue le peripezie del protagonista Baol, in fuga da un mondo che non lo capisce.
- Saltatempo (1997): Un’opera che intreccia il tema del tempo e della memoria, raccontando la storia di un uomo che può viaggiare nel passato. (Disponibile in biblioteca)
- Elianto (1996): Un’avventura fantastica nel cuore della natura, tra personaggi fiabeschi e una profonda riflessione ecologica.
Raccolte di racconti
- Il bar sotto il mare (1987): Una raccolta di storie surreali e grottesche, ambientate in un luogo sottomarino dove si incontrano i sogni e le paure più recondite.
- L’ultima lacrima (1994): Storie che spaziano dall’ironia amara alla satira pungente, esplorando le assurdità della vita moderna.
Poesia e teatro
- Teatro (2003): Una raccolta delle sue opere teatrali, che mostrano la sua abilità nel creare dialoghi brillanti e situazioni comiche.
- Ballate (2009): Una raccolta di poesie che rivelano il lato più intimo e poetico dell’autore.
Passiamo metà della vita a deridere ciò in cui altri credono, e l’altra metà a credere in ciò che altri deridono.
Stefano Benni, Il bar sotto il mare

